Cosa sono la conservativa e l’endodonzia? Partiamo dalla carie dentale
La carie dentale è una patologia distruttiva dei tessuti duri del dente causata dai batteri della placca batterica e del tartaro, che si manifesta inizialmente in maniera asintomatica e, successivamente, con sensibilità e dolore sempre più evidenti, a mano a mano che il processo carioso progredisce.
Le cause sono da ricercarsi principalmente nella scarsa igiene orale, correlata ad una alimentazione non corretta, dovuta all’eccessiva assunzione di cibi e bevande zuccherine, alimenti raffinati o di consistenza appiccicosa, come caramelle,marmellate, creme. Infatti, tali alimenti vengono trasformati dai batteri della placca in derivati acidi, capaci di aggredire e demineralizzare i tessuti dentali. Oltre a ciò, concorrono alla formazione di carie, la malposizione e gli affollamenti dentali, che rendono più difficoltose le manovre di igiene orale e la riduzione della quantità di saliva per cause farmacologiche o ormonali.
Una volta iniziato, il processo carioso non si arresta e procede, inesorabilmente, verso la distruzione dello smalto del dente (il tessuto più esterno e duro), della dentina interna, fino ad interessare, nei casi più gravi, il tessuto pulpare, ricco di terminazioni nervose, causando il classico mal di denti. Proprio per questa progressione è fondamentale prevenire, quanto più possibile, l’insorgenza della patologia o, se il processo distruttivo è già iniziato, intercettarlo nelle sue fasi iniziali.
Infatti, con controlli regolari ogni 4 – 6 mesi, è possibile scoprire l’insorgenza della carie dentale fin dal suo esordio e, grazie all’intervento dell’odontoiatra, eliminare senza ricorrere all’utilizzo di anestesia, tutto il tessuto cariato, ripulendo perfettamente il dente. In questo modo, si lascia solo tessuto sano e disinfettato e la cavità che risulta dopo la rimozione della carie viene richiusa con materiali estetici, in grado di riportare la salute del dente, permettendo di ricreare forma e funzione indispensabili ad una corretta masticazione.
Quando l’intervento risulta tardivo, e il processo carioso si è ormai esteso fino alla polpa del dente, è necessario ricorrere a quello che si chiama una cui ricorrere alla cosiddetta cura scanalare o alla devitalizzazione del dente.
La conservativa si occupa di rimuovere la carie che colpisce i tessuti duri del dente demineralizzandoli, e di ricostruirlo con forma e funzione corretta. Nel nostro studio utilizziamo materiali compositi altamente estetici, di ultima generazione, rimuovendo esclusivamente il tessuto cariato e salvaguardando le parti integre del dente.
L’endodonzia si applica quando una lesione cariosa o un trauma arrivano ad esporre ed infiammare la polpa del dente. Si ha così il classico mal di denti (pulpite) a cui puo’ seguire una contaminazione batterica che porta a necrosi della polpa stessa e favorisce l’insorgenza di patologie radicolare e/o osseo-parodontali (granuloma, ascesso).
In tal caso, per salvare il dente è necessario effettuare una cura canalare con eliminazione del tessuto endodontico malato, segue poi una accurata detersione e disinfezione del canale (nei denti monoradicolari) o dei canali (nei denti pluriradicolari ), che termina con sagomatura e otturazione di questi con specifici materiali.